Chiara Colosimo: ”La violenza sulle donne in Italia e gli innumerevoli reati che sempre la precedono aumentano in progressione geometrica.
Serve subito una commissione tra tutte le istituzioni e le forze dell’ordine per istituire presto una task force specializzata, operativa a cominciare dai capoluoghi e poi da estendersi a tutto il Paese”. La commissione istituzionale dovrebbe essere formata da elementi delle forze dell’ordine, supportati da magistrati, avvocati, psicologi e medici.
A supporto della struttura operativa, dovrà costituirsi un centro di coordinamento che disponga di una banca dati di tutti i casi di stalking, violenza domestica, molestie, mobbing.
Nell’archivio andranno inseriti i procedimenti penali in corso, le sentenze e le schede segnaletiche degli individui che hanno precedenti penali per questi reati.
Per facilitare le donne che vogliono denunciare, soprattutto le più giovani, le più emotivamente fragili, per snellire e velocizzare l’iter giudiziario, bisognerà aprire sportelli che funzionino come centri d’ascolto e di consulenza legale, ma nei quali si possa anche formalizzare una denuncia, integrando il personale effettivo con elementi delle associazioni Carabinieri e Polizia in congedo, coadiuvati da giovani avvocati praticanti.
“Per sottrarre subito le donne ai rischi di una permanenza nello stesso ambiente in cui subiscono vessazioni e minacce e completare così l’intervento di soccorso. La Task Force dovrà essere collegata con una rete di Case Famiglia, dove le donne possano rifugiarsi e riprendersi dai traumi fisici e mentali subiti, dove siano aiutate a riallacciare le loro relazioni affettive, sociali e professionali.
La carenza di immobili pubblici per ospitare le case famiglia, potrebbe essere superata con il coinvolgimento della Chiesa, che certamente dispone di ingenti cubature disponibili, tra ex conventi, collegi, seminari e case vacanze, vuoti ed inutilizzati”.