Una nuova occasione di vita per i figli delle famiglie mafiose.
È stato rinnovato e ampliato a nuovi uffici giudiziari e a nuove associazioni il protocollo “Liberi di scegliere”, nato negli scorsi anni per assicurare una alternativa di vita ai minori provenienti da contesti di criminalità organizzata e alle loro madri che rifiutino le logiche mafiose.
A firmarlo oggi, in via Arenula, i ministri della Giustizia, Carlo Nordio, dell’Interno, Matteo Piantedosi, dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, e le ministre dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, e per la Famiglia, natalità e pari opportunità, Eugenia Maria Roccella, assieme al Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo, e al segretario della Conferenza episcopale italiana, don Gianluca Marchetti.
Agli uffici giudiziari del distretto di Reggio Calabria e Catania, si aggiungono ora quelli della Corte d’Appello di Napoli e Palermo, e una più ampia rete di associazioni.
“È un segnale importantissimo il fatto che il protocollo venga rinnovato e ci siano nuovi finanziamenti. La mafia si muove su due linee: il denaro e la famiglia. Questo è il momento di inserirsi sul vincolo familistico con il coraggio delle madri che possono decidere di strappare nuove e giovani vite alla manovalanza della criminalità organizzata. Già a otto anni ci sono bambini a cui viene insegnato a sparare e che spacciano crack. Noi faremo la nostra parte in tutte le sedi”.
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Liberi di scegliere, ampliato protocollo. | Nordio: “investiamo nel futuro”
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